Cirò- Si profila una vendemmia positiva quest'anno per i vini italiani. La raccolta nel 2011 generera' 44 milioni di ettolitri di vino, in calo di poco piu' del 5% rispetto al 2010 ma con le carte in regola per raggiungere un livello qualitativo di alto livello. Sono le prime stime sull'annata 2011, elaborate dall'Assoenologi. Anche per il Cirò, la raccolta delle uve 2011 si prospetta di qualità, una qualità scrive in una nota il sindaco Mario Caruso:”che non potrà essere sicuramente svenduta alla luce della distillazione che ha ridotto in percentuale la produzione del Doc. per ettaro, consentendo altresì, alle cantine, di svuotare i serbatoi anche del doc. Cirò invenduto. L’occasione è cospicua per rimodernare la filiera, non più a svantaggio dei viticoltori che coraggiosamente lavorano le proprie terre secondo tradizione. Remunerare le uve secondo dignità, significa incoraggiare la produzione e la qualità per essere competitivi”. E ancora scrive:”Come Sindaco del territorio non tollererò più che i viticultori paghino sempre il prezzo più alto di una filiera disomogenea. I primi di settembre, appena il Comune di Cirò Marina approva in Consiglio Comunale la convenzione per la conversione dello stabilimento ex Giara ora Contea del Cirò, con i colleghi Sindaci di Cirò Marina e Crucoli avvieremo le procedure per la gestione della Cantina intercomunale che inaugureremo nei prossimi giorni”. A tutti coloro che amano vinificare in proprio le uve gaglioppo del Cirò, conclude il sindaco- “ l’invito a rinnovare la trazione acquistando le uve al mercato libero organizzato dai viticoltori”. Intanto con l’apertura dell’ex Giara ora trasformata in cantina, si spera di aver risolto uno dei problemi più grandi dei viticoltori:le uve invendute.