giovedì 8 marzo 2012

Cirò- Sono troppi i cani randagi che vivono indisturbati per le vie del paese


Cirò- Sono troppi i cani randagi  che vivono indisturbati per le vie del paese, come quelli che dimorano in zona Madonna delle Grazie , dove circa dieci cani da qualche giorno tengono svegli l’intera area disturbando  la quiete pubblica, specialmente di notte i loro latrati impediscono il normale riposo dei cittadini, da quì le numerose lamentele dei cittadini i quali invocano l’intervento dell’amministrazione. Un problema quello dei cani randagi che comporta molteplici conseguenze riguardanti la salute pubblica e l’ambiente, nonché la sicurezza delle persone, che in particolare, durante le ore notturne il continuo abbaiare dei cani, presenti in branco, arreca disturbo alla quiete pubblica. Le amministrazioni comunali sono obbligate dalla legge (D.P.R. n. 320 del 1954 e legge 281/91) ad assicurare l’accalappiamento e la custodia dei cani randagi presenti sul proprio territorio; che la Legge 281 del 14 agosto 1991, ancor più nel merito, all’articolo 4 stabilisce che “i Comuni, singoli o associati, e le comunità montane provvedono al risanamento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani, nel rispetto dei criteri stabiliti con legge regionale e avvalendosi dei contributi destinati a tal fine dalla Regione”; che la legge regionale 5 maggio 1990, n. 41 art. 2 stabilisce: “per il conseguimento degli obiettivi di cui alla presente legge i Comuni provvedono a realizzare o comunque garantire la presenza di idonee strutture per il ricovero e la custodia temporanea dei cani, per il tempo necessario alla loro restituzione ai proprietari o al loro affidamento ad eventuali richiedenti, il ricovero e la custodia dei cani per i quali è possibile la restituzione ai proprietari o l'affidamento ad eventuali richiedenti”. La gente comune e soprattutto i numerosi cittadini disturbati durante le ore notturne dai loro ululati, chiedono quali provvedimenti la Giunta intende adottare per la soluzione del problema, ed i tempi per la realizzazione degli stessi.
Ci vorrebbe ad esempio, una multa da far pagare ai rispettivi proprietari che abbandonano o lasciano liberi i propri animali da compagnia,  per il disagio subito in seguito ai latrati notturni del cane di un vicino. L’amico dell’uomo è sempre l’amico dell’uomo, per carità, ma questa amicizia è pronta ad infrangersi davanti all’impossibilità di dormire la notte. Il problema, ovviamente, non sono i cani ma i rispettivi proprietari che sempre più spesso non si rendono conto di queste situazioni.