mercoledì 14 marzo 2012

L’Associazione Pro Loco Luigi Lilio e il Gruppo Scout ASCI Cirò 1- Luigi Lilio comunicano che, in occasione della giornata di San Giuseppe, organizzano per sabato 17 Marzo 2011 alle ore 19 in Piazza Stefano Pugliese a Cirò la manifestazione "Focareddu e Cummitu e San Giuseppe".


Cirò- L’Associazione Pro Loco Luigi Lilio e il Gruppo Scout ASCI Cirò 1- Luigi Lilio comunicano che, in occasione della giornata di San Giuseppe,  organizzano  per sabato 17 Marzo 2011 alle ore 19  in Piazza Stefano Pugliese a Cirò la manifestazione "Focareddu e Cummitu e San Giuseppe".
L’iniziativa, si legge in una nota- vuole proporre e valorizzare l’importanza di queste due tradizioni della cultura popolare cirotana quali “i Focareddi” e “u Cummitu”.
 “U focareddu” scrive il presidente della Pro-Loco Rosaria Frustillo:” ha come scopo quello di bruciare oggetti e vecchie erbacce per lasciarsi alle spalle l’inverno e accogliere con gioia la nuova stagione. Nella tradizione popolare, era uso preparare in segno di devozione e ringraziamento, un pranzo, detto "U cummitu", in onore di San Giuseppe.La famiglia che aveva ricevuto qualche grazia particolare, invitava cinque persone povere: un vecchio (San Giuseppe), un altro (San Gioacchino), un giovinetto (Bambin Gesu') e due donne (la Vergine Maria e Sant'Anna).
Gli invitati al "commitu" venivano serviti a piedi nudi dai membri della famiglia che offriva il pranzo, preparato con piatti a base di cinque legumi, maccheroni casarecci, pesce, baccalà, broccoli, asparagi e fritture miste.Finito il banchetto, conclude la nota- e salutati gli invitati, che si titolavano di santi, ad ognuno di loro veniva offerto un pane fatto in casa, "u paniceddu e' San Giuseppe". Le associazioni proveranno a far rivivere questi momenti della nostra tradizione cercando di trasmetterne la loro importanza alle future generazioni.Nel rispetto della tradizione, la serata sarà allietata da musica, allegria e da tanti piatti tipici della nostra tradizione gastronomica e conterà sulla sinergia e collaborazione dei diversi soggetti organizzatori”. L’usanza di accendere il fuoco la vigilia di San Giuseppe nei rioni del centro storico, risale alla fine del 800, quando specie i contadini, per ringraziare e raccomandarsi al Santo, dovevano donargli qualcosa ;ma non avendo nulla da offrigli , ognuno portava dalla campagna un po’ di legna  e frasche , che veniva  accumulata davanti la chiesa omonima  per essere bruciata , la sera del 18 Marzo tra canti balli e intrattenimento gastronomico  . I tradizionali Focareddi di San Giuseppe, diretti discendenti d’antichi falò, hanno origini perdute nella notte dei tempi  che ogni  anno, nell’equinozio di primavera, rievocano la leggenda propiziatoria dell’arrivo della Primavera.