martedì 8 luglio 2014

Cirò- Aprirà la rassegna teatrale del premio Letterario di Caccuri " Dialetti in scena"2014, la compagnia teatrale di Cirò “Luigi Lilio” martedì 8 luglio con l’opera "Fortuna ti nni vo dari Diu ca bellizzi si ni teni ni teni" scritta e diretta dall’attore teatrale Luca Murano, con la scenografia di Salvatore Papaianni e Dino Dell’Aquila



Cirò-  Aprirà la rassegna teatrale del premio Letterario di Caccuri " Dialetti in scena"2014, la compagnia teatrale di Cirò “Luigi Lilio” martedì 8 luglio con l’opera  "Fortuna ti nni vo dari Diu ca bellizzi si ni teni ni teni" scritta e diretta dall’attore teatrale Luca Murano, con la scenografia di Salvatore Papaianni e Dino Dell’Aquila . Si tratta di una commedia  ambientata nel centro storico di Cirò, borgo posto a cavaliere di una collina, esposta ai venti da tutti i lati, a 360 metri circa di altitudine. Il suo territorio si estende in parte in dolce collina salubre e ben coltivata, il rimanente in pianura vasta e ricca di vigneti, oliveti e agrumeti. Alcuni storici ne fanno risalire l'origine all'alto medioevo, ma la sua storia è millenaria. Negli anni cinquanta del Novecento, Cirò, si era staccata dalla Marina, viveva di emigrazione e di agricoltura mentre assisteva alle lotte tra democristiani e comunisti. Come in gran parte della regione, lo stato delle persone era composto da due ceti: il primo era quello dei privilegiati, i galantomi e i signuri, e l’altro era quello ad esso sottoposto, i cafoni. La parte vitale continuava ad essere il centro storico del paese con la sua rete di vie anguste e affollate dove nella zona Gghjazza e mpera, viveva una donna di nobile origine, Marantona, sposata non per volontà sua con un uomo della terra, Tumasu, sempre impegnato con il lavoro e assente dalla vita familiare. La donna, ormai non più giovanissima, viveva con il suo unico figlio, Gigginu,  giovanotto poco “fatigaturu” e, soprattutto, poco sveglio .Come se non le mancassero i problemi familiari, la vita di Marantona è turbata dai cattivi rapporti con una vicina, Zarafina, a foristera, donna perfida e invidiosa, sposata con Baddalumì, piena di vecchi rancori nei confronti della povera Marantona.Dopo una serie di vicende e liti rionali, con l’intervento di coloriti personaggi quali a Masta, Donna Chiarina, u Capiddaru e u Maresciallo, la storia ha il suo finale risolutorio. Questi i personaggi :Luca Murano, nelle vesti di  Maratona;Gino Iannini, (Gigginu); Anna Teresa Papaianni, (Zarafina); Antonio Stancato, ( Badalumì); Pina Greco, (Masta Cenzina); Agatina Cavallaro,( Donna Chiarina); Salvatore Papaianni,( u Capiddaru); Vincenzo Critelli, (u Maresciallu).