Cirò- Non poteva che
essere assegnato a lui, all’artista Turuzzu Cariati il premio “Tradizioni Popolari” definito
dalla critica “L’uomo Museo” per il
tesoro delle antiche tradizioni popolare che solo lui detiene. E’ stata l’associazione
culturale “Le quattro porte” che ha voluto fortemente questo grande
riconoscimento per un uomo tanto unico come Salvatore Cariati. L’artista cirotano, era stato di
recente anche immortalato in un cd, dove faceva rivivere gli antichi albori
cirotani attraverso le antiche nenie e proverbi, molti dei quali ancora oggi i
nostri nonni raccontano. Non solo “Cantaturu”è Cariati, ma anche poeta, contadino, come ama definirsi. Raccoglitore di tutto ciò che è
stato, oggetti, usanze, proverbi, ha destinato un’ala della sua abitazione a
museo contadino, privato naturalmente,
per la gioia di pochi fortunati, amici parenti, studenti e recentemente anche
da parte del mondo accademico, visto che attualmente è oggetto di studio in una
tesi di laurea sulle antiche usanze, sugli oggetti usati una volta, e sullo
stesso personaggio, uno dei pochi che canta ancora serenate accompagnato dalla
chitarra battente. Personaggio molto vicino allo studioso di musica etnica
Antonello Ricci, più volte menzionato nelle sue opere, un artista poliedrico
che riesce ancora a tramandare antiche
usanze, che purtroppo i giovani non conoscono più. E’ lui il custode della Cirò antica, delle famiglie, della storia locale, della politica, dei
mestieri antichi, delle tradizioni, dell’arte culinaria, dei liquori a base d’erba che prepara
personalmente, ultimo maestro cestaio, più volte premiato per la sua
originalità. Attualmente il suo ricco
museo contadino, con i numerosi e introvabili pezzi, rappresentano una grande
testimonianza di un popolo creativo. La ricerca
etno-antropologica, specialmente quella declinata sul versante più
propriamente musicologico, in questo senso, ha fatto passi da giganti, negli
ultimi anni, con un gruppo di validi studiosi attentissimi a cogliere il dato
dialetto, mobile, di incessante mutazione e trasformazione che è sotteso a ogni
fatto di tradizione, e lo è ancor di più se a cogliere i germi del
mutamento sono gli stessi protagonisti
dell’indagine, Salvatore Cariati detto Turuzzu di Cirò, dialoga con l’antropologo
e musicista Antonello Ricci da oltre un trentennio. L’ultimo suo lavoro scritto
in collaborazione di Antonello Ricci: ”Uomo museo”, Turuzzo è una figura
straordinaria di musicista, artigiano, contadino, ricercatore, passato
attraverso mille lavori, mille vicissitudini, per nulla nostalgico di
supposte”età dell’oro”: prontissimo a sbeffeggiare, anzi, chi cerca reazionari
conforti in un’armonia del bel tempo antico che non è mai esistita. Turuzzu
Cariati è un testimone consapevole del dipanarsi della storia quotidiana, e, da
decenni, ha saputo scegliere, raccogliere, salvare centinaia di oggetti
materiali legati a una pratica del “saper fare” e del “saper ricordare” che va
scomparendo. Tant’è che chi vuole ricercare tracce fisiche di un mondo in via di
scomparsa, da casa sua deve passare. Per questo il premio “Tradizioni Popolari” non poteva non essere che assegnato a lui
all’”uomo museo”.
domenica 30 agosto 2015
giovedì 27 agosto 2015
Cirò- La regione trattiene ingiustamente 35 mln, derivanti dalle Royalties
Cirò- La regione
trattiene ingiustamente 35 mln,
derivanti dalle Royalties, la somma complessiva a vantaggio dei
comuni rivieraschi del crotonese Cirò, Melissa, Cirò Marina, Strongoli, Crucoli
e Isola Capo Rizzuto a fronte dell’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi,
per le annualità 2011-2014, mettendo in ginocchio l’economia di quei
territori e di quelle comunità. Per questo i comuni interessati adesso sono
sul piede di guerra, e al sindaco di
Cirò, Mario Caruso è stata assegnata la
delega ad organizzare una conferenza per avviare e creare le condizioni per
il raggiungimento dell’obiettivo comune. Inoltre nel corso della riunione tenutasi a Torre Melissa i sindaci hanno anche
convenuto di avviare iniziative e procedure per arrivare all’unione dei comuni nell’area vasta del basso ionio crotonese/terre
degli Enotri, che raggiungerebbe i 40 mila abitanti, da Isola Capo Rizzuto a
Strongoli, passando per Cirò, Cirò Marina, Crucoli e Melissa, estendendo il progetto ai comuni dell’entroterra,
Umbriatico e Verzino ed ai comuni italo-albanesi di Carfizzi, Pallagorio e San
Nicola dell’alto. Reiterare oltre questo scippo è intollerabile, scrive in
una nota Caruso- Contro questa inerzia saranno intraprese durissime azioni di
protesta. – Necessaria l’erogazione immediata dell’annualità 2011 entro il
prossimo 31 agosto e dell’annualità 2012 entro il 31 dicembre 2015. A condividere la
denuncia, la richiesta e l’avvio di ogni azione utile a contrastare
quest’assurdo ed inaccettabile atteggiamento della Regione sono i sindaci di
Cirò Mario Caruso, di Cirò Marina Roberto Siciliani, di Melissa Gino Murgi, di
Strongoli Michele Laurenzano, di Crucoli Domenico Vulcano e di Isola Capo
Rizzuto Gianluca Bruno che, nei giorni scorsi, si sono incontrati ad hoc nella
delegazione municipale di Torre Melissa. Nonostante l’iniziativa bipartisan in
consiglio regionale del maggio 2012 (condivisa dagli allora consiglieri
Dattolo, DE Masi, Pacenza, Pugliano e Sulla), attraverso l’approvazione del
progetto di legge che ha abrogato la norma del 2008 vincolante l’erogazione
delle royalties alle garanzie richieste per il prescritto mutuo della Regione
con la Banca Europea
degli Investimenti (BEI), dal 2011 ad
oggi, prosegue il primo cittadino- non
sono state mai trasferite ai comuni, così come invece era stato pattuito e
garantito, le somme loro spettanti. Somme che – tengono a precisare i sindaci –
si trovano iscritte in bilancio senza poter essere spese, così come previsto e
com’è nostra intenzione, per creare sviluppo e occupazione e, non ultimo,
difendere le popolazioni dall’erosione costiera. – Abbiamo bisogno di queste
risorse erogate annualmente da ENI – proseguono i sindaci – per poter
amministrare i nostri comuni ed assicurare ai cittadini i servizi essenziali. Non è più tollerabile che la Regione Calabria
faccia cassa con fondi destinati ai nostri bilanci. Erogazione immediata dell’annualità 2011 entro il prossimo 31 agosto e
dell’annualità 2012 entro il 31 dicembre 2015. – I sindaci ribadiranno la
precisa richiesta nell’incontro, che si sta fissando in queste ore, con il neo
assessore regionale alle attività produttive Carmela Barbalace.
Cirò- Approvato dalla sola maggioranza il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2015,
Cirò-
Approvato dalla sola maggioranza il bilancio di previsione
dell’esercizio finanziario 2015, relazione previsionale e programmatica
esercizio 2015 – 2017. bilancio pluriennale 2015 – 2017. E’ stato approvato e
discusso anche il nuovo regolamento in
materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso il comune di Cirò
e presso gli enti privati in controllo pubblico. Chiude in parità il bilancio , saranno garantiti ha detto il sindaco- i servizi
essenziali e sociali, anche se
abbiamo un avanzo del consuntivo di 400 mila euro. A relazionare sul
bilancio il responsabile finanziario
dottore Natalino Figoli il quale dopo
aver illustrato le entrate e le uscite al consiglio ha dato parere favorevole.
Di parere contrari la minoranza Rosaria Frustillo e Giuseppe Siciliani i
quali si sono astenuti. In particolare
Siciliani ha motivato la sua non approvazione riferendosi al bilancio come “Un bilancio di speranza, un bilancio del
se e del ma”, sono anni ha detto- che si affrontano le stesse cose senza
mai avere la certezza di risolvere i problemi, la Soakro è uno di questi,
occorre ha concluso- un progetto a medio termine per far uscire Cirò dalla
crisi.
Cirò- Un esemplare di Biacco in livrea giovanile( Hierophis viridiflavus), se la spassava indisturbato lungo il corso principale di viale Pugliese
Cirò- Un esemplare di
Biacco in livrea giovanile( Hierophis viridiflavus), se la spassava indisturbato lungo il corso principale di viale Pugliese,
in pieno centro urbano. Secondo gli
abitanti del posto il rettile proveniva da una stradina secondaria: via
Scezzare costeggiata da una piccola macchia verde. Purtroppo via Scezzare è
spesso infestata da topi, spesse volte si sono introdotti anche nelle
abitazioni, come riferiscono gli abitanti della zona. La presenza di topi richiamano i loro naturali predatori appunto i serpenti,
ecco il perché della presenza di rettili
che infestano tale area. Occorre maggiore derattizzazione e
disinfestazione di tutta l’area, per evitare questi incontri spiacevoli.
Naturalmente la gente del posto adesso
ha paura di lasciare le porte aperte perché non si sa mai o i topi o rettili
possono entrare in casa come è successo l’anno scorso sempre nella stessa zona,
quando una vipera era riuscita ad entrare addirittura in casa. Comunque quando
si incontra una vipera sono di più le cose da non fare. Il morso di vipera
è un evento raro, almeno in Calabria. La Vipera aspis, una specie ben diffusa su tutto il
territorio italiano, fatta eccezione per la Sardegna. Appartiene
alla famiglia dei Viperidi: testa appiattita, spigolosa, a forma di V, iride
ellittica (come i gatti) e corpo non tanto lungo, ma massiccio. Il suo cibo
preferito sono i topi. I suoi denti sono veleniferi, ma ne possiede anche di
riserva che vengono utilizzati nel caso in cui i primi si danneggino: una
vipera senza denti veleniferi morirebbe perchè non sarebbe più in grado di
procurarsi il cibo. In caso però di morso ecco le cose da non fare, almeno secondo gli esperti
in materia: non disinfettare con alcol
perchè è un vasodilatatore, ovvero dilata i vasi sanguigni in modo da
facilitare il passaggio del veleno nel circolo sanguigno;
non incidere la ferita perchè, così facendo, si permette al
veleno di avanzare;
non usare sieri antivipera. Mentre le cose da fare sono: se
si viene morsi ad un arto bisogna fasciarlo come se fosse fratturato in modo da
minimizzare i movimenti dell’arto stesso (limitando i movimenti si limita il
passaggio del veleno); la cosa più intelligente sarebbe di portarsi dietro un
“ecobyte system”, cioè uno strumento che rompe il campo elettrico che compone
la struttura della proteina presente nel veleno. Oppure più semplicemente non
fare troppi movimenti, non disturbarla e lasciare che vada via, dopo tutto è
l’uomo che invade il suo territorio con la cementificazione. Per fortuna il
rettile incontrato era innocuo e comunque è specie protetta in base alla
convenzione di Berna del 19-9-1979 (Allegato III) e specie di interesse
comunitario che richiede una protezione rigorosa in base alla Direttiva
"Habitat" 92/43/CEE del 21-5-1992 (Allegato IV).
lunedì 24 agosto 2015
Cirò- Medaglia d'oro” Selezione del Sindaco 2015” in Portogallo per il Settemari Igt Calabria 2014 di Fattoria San Francesco.
Cirò- Medaglia d'oro”
Selezione del Sindaco 2015” in Portogallo per il Settemari Igt Calabria
2014 di Fattoria San Francesco. A comunicarlo l’ Amministratore Unico Antonio Iuzzolini. Si è svolta di recente a
Roma, la premiazione dei vini che hanno ottenuto le 27 Gran Medaglie d’Oro, le
141 Medaglie d’Oro e le 129 Medaglie d’Argento a Lisbona, in Portogallo, al
concorso enologico internazionale delle Città del Vino: "La Selezione del
Sindaco". Ottimo il lavoro delle 10 Commissioni d'assaggio guidate da:
Osvaldo Amado (Portogallo); Pedro Sà (Portogallo); Antonio Ventura
(Portogallo); Marta Simoes (Portogallo); Helena Mira (Portogallo); Arina Antoce
(Romania); Roberto Cipresso (Italia); Luciano Parrinello (Italia); Maria
Roginska (Francia) e Luigi Salvo (Italia). I giudici dopo aver testato
il Settemari Igt Calabria 2014 hanno assegnato la Medaglia D'Oro al
bianco di Fattoria San Francesco prodotto da uve greco bianco. “La Selezione del Sindaco” è
uno dei concorsi piu' conosciuti ed apprezzati d'Europa. Gli oltre mille e
cento vini iscritti al Concorso (i quasi 700 italiani, oltre 400 i portoghesi,
una cinquantina dal resto del mondo) e le concomitanze di altri concorsi ed
eventi nel medesimo periodo, testimoniano l'attrattiva e la fiducia dei
produttori europei verso “La
Selezione del Sindaco” sia per i contenuti sia per il legame
vino-vitigno-territorio, che caratterizza questo particolare concorso
enologico. “La Selezione
del Sindaco” prevede infatti la partecipazione congiunta delle cantine e dei
territori Città del Vino.
domenica 23 agosto 2015
Cirò- Una piazza gremita ha seguito con entusiasmo due ore di sano spettacolo offerto dalla commedia teatrale“Apollo Aleo”che ha presentato la commedia brillante "Matrimonio con patrimonio"
Cirò- Una piazza gremita ha seguito
con entusiasmo due ore di sano spettacolo offerto dalla commedia
teatrale“Apollo Aleo”che ha presentato
la commedia brillante "Matrimonio con patrimonio", che di
recente ha fatto registrare il tutto esaurito anche presso i mercati saraceni
durante la rassegna di Cirò Arte, a Cirò Marina. Regista ed autore della
commedia è la docente Filomena Zungri, che per essere la sua prima commedia ha
già ricevuto tanto successo di critica. Alla strepitosa e vulcanica Beatrice Murano, l’amministrazione comunale, il sindaco Mario
Caruso, ha consegnato il premio come miglior attore del palcoscenico, per la
sua inconfondibile e formidabile performance di attrice, la cui stoffa si avvicina molto a quella della grande Anna
Magnano. Tra gli altri interpreti l’eccezionale Gaetano Ierimonte, i bravissimi Michele Palmieri e Giuseppe
Sammarco, la versatile attrice-autrice
Filomena Zungri; e ancora una spassosissima Nunziatina- Annamaria Strumbo, che impersonava una governante frizzante e piena
di verve, una sorprendente Eufemia-Simona
Caparra, impareggiabile, innamorata-intraprendente e, alla sua prima
performance teatrale, la brava Caterina-Rossella
dell’Aquila, la nipote un po’ ingenua che salva le sorti della famiglia. Ospite d’eccezione, il duo Massimo
Ierimonti e Domenico Madera i quali hanno regalato al pubblico momenti esileranti. La regista della Commedia, Filomena Zungri, nel
ringraziare quanti hanno contribuito al grande successo di questa rappresentazione, ha specificato che -
“Matrimonio con Patromonio” è nata per
gioco.
E' il frutto del mio amore per il teatro, coniugato con l’inaspettata e
preziosa riscoperta delle mie origini. Frugando nella memoria, alla ricerca di
quei racconti che hanno arricchito la mia infanzia, delle storie che popolavano
il mio mondo di bambina, sono venute alla luce figure incredibili che ho
cercato di catturare sulla carta: nobili decaduti, ricche vedove cadute in
disgrazia, pettegole del paesello, fujtine e matrimoni combinati o riparatori…
e un pot-pourri di elementi che hanno trovato la loro espressione più
congeniale nella plasticità del nostro dialetto. Il successo è il risultato
della partecipazione e della bravura dei “miei grandi attori” che si sono
impegnati al massimo e sono riusciti nel principale intento della tradizione
della commedia dell'arte: quello di far ridere. Presente alla serata il regista Anania il quale ha apprezzato molto la
commedia ed in particolare l’attrice Beatrice Murano, un’attrice formidabile e
di grande talento.
Cirò- Il turismo non può vivere solo un mese l’anno, serve destagionalizzarlo
Cirò- Il turismo non
può vivere solo un mese l’anno, serve
destagionalizzarlo e questo
si può ottenere solo attraverso la
cultura, il teatro, per questo scrive in una nota il sindaco Caruso- il comune
mette a disposizione il centro servizi per il teatro. Stiamo vivendo
una lunga estate teatrale grazie alle molte compagnie teatrali presenti sul
territorio, basterebbero, insieme a tutto il nostro corredo culturale a vivere
di turismo tutto l’anno. Tra le nostre potenzialità :il castello medievale, i
quattro musei, il borgo antico, il mare incontaminato, il paesaggio, la
ginestra bianca, il vino. Se è vero, come è vero, che la cultura e la sua
promozione nei nostri territori, a partire dal valore dei nostri centri storici
e dei nostri patrimoni architettonici, paesaggisti ed identitari, resta l’unica
vera arma di riscatto di questa terra, allora non può che essere priorità
dell’istituzione pubblica locale stimolare ed esaltare l’investimento diffuso,
pubblico e privato, in ciò che già abbiamo, ciò che ci distingue e che soltanto
può attrarre visitatori di ogni tipo, 365 giorni l’anno. Non solo d’estate.Ne è
sempre più convinto il primo cittadino, che sottolinea la soddisfazione sua
personale, dell’Amministrazione Comunale, della comunità e dei tanti ospiti che
stanno visitando il centro storico, per il notevole successo di pubblico e di
qualità delle diverse iniziative che hanno caratterizzato anche quest’anno la
programmazione socio-culturale estiva della Città del Vino e del calendario. L’occasione
è stata offerta al sindaco dalla chiusura, con lo spettacolo “Matrimonio con
patrimonio”, giovedì scorso, della
riuscitissima rassegna teatro all’aperto, nella suggestiva piazza della Legalità
e delle Libertà nel borgo storico. Inoltre il sindaco ha confermato i
complimenti alle due associazioni teatrali che hanno primeggiato questa estate
a Cirò: “La Torre”,
“Kone- Ypsykrone” e “Apollo Aleo”, l’impegno e la professionalità delle quali
ha arricchito il cartellone estivo 2015. Il
nostro vero obiettivo – dice Caruso – deve però essere adesso la stagione
autunnale e soprattutto quella invernale. Facendo delle nostre risorse umane e
culturali, in aggiunta ai scrigni ereditati dalla natura e dalla Storia, le
nostre uniche leve strategiche di rilancio turistico. Destagionalizzando – spiega – proposta e tempi rispetto a target
turistici diversi che noi abbiamo sicuramente le carte in regola per attrarre,
ripeto dall’inverno alla primavera. L’Amministrazione Comunale si sente
direttamente chiamata in causa in questa sfida culturale e di progresso ed è
per questo – conclude il Sindaco – che
offriremo il Teatro presso il Centro Servizi in località Cappella, perché
possa ospitare presto e nei prossimi mesi altre importanti, pregevoli ed attese
rassegne teatrali, e fare di Cirò uno dei borghi più attraente del crotonese.
venerdì 21 agosto 2015
Cirò- Un successo la festa dell’emigrante alla sua prima edizione organizzata dall’associazione “Sei di Cirò se…” presieduta dal restauratore Franco Golino
Cirò- Un successo la
festa dell’emigrante alla sua prima
edizione organizzata dall’associazione “Sei di Cirò se…” presieduta dal restauratore Franco Golino che ha visto la partecipazione
anche della Pro-Loco che ha inserito nell’occasione la scrittrice Domenica Milena Arcuri Rossi ,
che ha presentato ai cirotani ed ai numerosi emigranti intervenuti il suo ultimo libro dal titolo:”Il profumo
degli ulivi”. “ Sono molto legata alla mia terra ha detto la scrittrice
calabrese Arcuri- anche se vivo in Friuli, il
mio paese risiede nel mio cuore”. Il mio racconto ha detto - tratta di una storia straordinaria e vera, ma di
altri tempi, di una famiglia illustre, ambientata in un borgo antico
incantevole, collocata nella Calabria ionica dei primi del 900, abbarbicato sui
pendii di una collina pullulante di ulivi
che si staglia come una verde scalinata verso il cielo. E’ la storia
della mia famiglia-prosegue- sono gli odori i colori i ricordi, che prendono il
sopravvento regalandomi il premio del cuore.
Rivolgendosi ai giovani ha detto:” Mantenete
sempre vivo i ricordi e le proprie
radici, la storia deve vivere nella memoria, non c’è presente se non c’è
passato. E’ intervenuto il sindaco
Mario Caruso, l’assessore allo spettacolo Francesco Durante, i quali hanno
proposto di creare un parco letterario.
Anche la presidente della Pro-Loco
Rosaria Frustillo in proposito ha riferito di avere intenzione di creare un angolo della biblioteca dedicata alla
cultura cirotana.
La serata è stata allietata dai balli tradizionali della
scuola di ballo “Ypscron”,dal cantante melodico
Toni Di Paola, e da numerose pietanze tipiche che tutto il gruppo ha preparato
per il numeroso pubblico intervenuto . La manifestazione si è svolta sul nuovo
belvedere di Mavilia tappezzata per l’occasione di antiche fotografie di
emigranti e di documenti storici di quando i cirotani emigravano verso le
Americhe, l’Australia la
Germania, lasciando
spesse volte i loro cari in paese. Tanti complimenti per la riuscita
della manifestazione sono andati al presidente Golino e alla Pro loco artefici
di aver messo l’attenzione su un problema tanto importante e purtroppo ancora
attuale.
Cirò- Al cantante Gino Colicchio, l’associazione culturale le “Quattro porte”, le ha conferito il premio alla carriera per la musica.
Cirò- Al cantante
Gino Colicchio, l’associazione culturale le “Quattro porte”, le ha
conferito il premio alla carriera per la
musica. Definito dalla critica l’ugola
d’oro di Cirò, già a quattro anni
cantava nel coro delle suore di
Sant’Antonio, mentre il suo grande maestro fu
Giuseppe Campagna. Vinse il primo premio alla concorso televisivo il
“Microfono d’oro, presentato dal grande Enzo Tortora. E’ stato supporter negli anni 70 di Celentano, i Nomadi i New Trolls, i Pooh, riuscì con la canzone “Stefania”, a
restare in vetta alla classifica per ben
due settimane vincendo il disco d’oro. Da molti anni sulla scena musicale Italiana ed Estera dotato di una potente ed inimitabile grande
voce mediterranea che gli ha permesso di cantare tutto, dal Pop al Rock al
Blues, riuscendo a lavorare con i grandi della musica italiana. Le sue canzoni
hanno fatto il giro del mondo, stimato
anche dalla critica e dalla stampa nazionale ed estera. Fu anche ex voce
solista del leggendario gruppo dei “Ciro’s” e per ben due volte nelle vette
delle classifiche nazionali. Dopo le varie tournee tra Germania e l’Italia, il
cantante Gino Colicchio (in arte Gyn Collyns), ha intrattenuto le piazze di
molti paesi del crotonese con il suo vasto repertorio da “Stefania” a
“Costarica”, dove il numeroso pubblico che
lo segue, lo ha sempre apprezzato. Un uomo semplice, colto e
preparato, che ha dato tutta la sua vita alla musica, e va apprezzato per
quello che è riuscito a trasmettere attraverso le sue canzoni alle generazioni
vecchie e nuove, di cui Cirò un giorno dovrà farsi vanto. Per questo è andato a lui il
premio alla musica per la sua ricca carriera. A consegnarle il premio il
sindaco Mario Caruso che nell’occasione gli ha conferito anche il premio a nome
dell’amministrazione e di tutta la
cittadinanza per l’onore che ha reso alla comunità.
Cirò- Pubblicazione in Ilinois USA del saggio “Freedom and Politics in St. Catherine of Siena” di Maria Francesca Carnea, filosofa cirotana
Cirò- Pubblicazione
in Ilinois
USA del saggio “Freedom and Politics in St. Catherine of Siena” di Maria
Francesca Carnea, filosofa cirotana; Si tratta di una raccolta di saggi sulla vita e pensiero di
Caterina da Siena, dal titolo Catherine of Siena: Essays on Her Life and Thought,
a cura dei più grandi e illustri autori
del pensiero filosofico e teologico. Fr.
Thomas McDermott, O.P.(autore), Pastor St. Vincent Ferrer Catholic Church, Illinois, USA.
Tra i contributi: “Freedom and Politics in St. Catherine of Siena”, di Maria Francesca Carnea. New Priory
Press is proud to present this volume of six classic essays on the life and
thought of St. Catherine of Siena
(1347-80), Dominican mystic and Doctor of the Church. The essays, which include
several that appear here in English for the first time, are: Thomas Deman,
O.P., Theology in the Life of St. Catherine of Siena;
Thomas McDermott, O.P., Catherine of Siena: Doctor of Communion; Maria
Francesca Carnea, Freedom and Politics in St. Catherine of Siena; Yves Congar, O.P., The Holy Spirit in
the Prayers of St. Catherine of Siena; Michael J. Houser, Processo Castellano.
An excerpt from the testimony of Fra Bartolomeo Dominaci; Antoine Lemonnyer,
O.P., The Spiritual Life in the Teaching of St. Catherine of Siena.
Editore: New Priory Press. Dunque un nuovo traguardo per
la nostra cirotana doc sempre più impegnata
anche a livello internazionale.
Cirò- Tra gli artisti presenti alla mostra di pittura a Cirò l’artista cirotana Rosanna Papaianni
Cirò- Tra gli artisti presenti alla mostra di pittura a Cirò l’artista
cirotana Rosanna Papaianni impegnata nella mostra fotografica dal titolo
“Trasfigurazioni” :“I luoghi insoliti dell’Arte”. Si tratta di una mostra fotografica itinerante dal titolo
“Trasfigurazioni” dell’artista Rosanna Papaianni, che ha girato
ambienti artistici nazionali ed internazionali, esposta a Cirò lo scorso 13
agosto. L’artista calabrese Rosanna Papaianni ha indirizzato
la sua ricerca su alberi di ulivo secolari cogliendo in essi, attraverso lo
scatto fotografico, caratteri che li rendono vere e proprie opere
scultoree, in un mondo assolutamente inimmaginabile. Perché dunque l’arte,
spiega in una nota l’artista- ci potrebbe interessare in questi “luoghi
insoliti”? Perché semplicemente parla di noi, della nostra cultura, del nostro
comunicare, della bellezza del creato. Si legge in una nota di Antonella
Palladino :”Le radici si ribellano così, attraverso l’obiettivo dell’artista e
riemergono per ridare voce a quelle che fin ora sono state ombre: personaggi
epici e leggendari, sguardi intricanti e curiosi, sacralità e venerabile
bellezza divengono i nuovi personaggi delle opere della Papaianni. Non si vede
più una foto di un vecchio ulivo custodito dal tempo, ma le forme di animi
riapparsi da un’epoca ritrovata, riletta, rivalutata, che ricondurrà a
quello che possiamo definire il nuovo rito al quale ha dato vita l’artista: lo
scatto di una storia che chiama e reinventa Storie”. La sua mostra è stata una delle
più visitate dagli oltre due mila turisti giunti a Cirò nell’occasione del
festival del vino.
Cirò- Tra i premi più ambiti alla recente manifestazione culturale organizzata dall’associazione le “Quattro porte” il premio alla cultura è stato assegnato allo storico professore Egidio Mezzi, per il suo attaccamento alla storia di Cirò
Cirò- Tra i premi più ambiti alla recente manifestazione
culturale organizzata dall’associazione le “Quattro porte” il premio alla cultura è stato assegnato allo storico professore Egidio
Mezzi, per il suo attaccamento alla storia di Cirò, per aver portato alla
luce numerosi personaggi illustri rimasti per secoli nell’oblio e che oggi grazie ai suoi numerosi libri, possono
rinascere ed essere
apprezzati non solo dai cirotani ma da tutto il mondo. “Il
cirotano sente la coscienza della sua terra che ha dato i natali a grandi
personaggi illustri come Lilio, Casoppero, Siciliani, Pugliese, Adorisio e
tanti altri, ha detto Mezzi nel suo
intervento- tutti personaggi molto
conosciuti nel mondo, ma qui ancora
stentano ad essere apprezzati. Il cirotano ha vissuto l’età della emigrazione,
continua lo storico- e dovunque egli è andato
si è fatto onore, dimostrando valore e capacità, solido come una torre
che non crolla mai. Tante sono state nella vita, le traversie che hanno dovuto
combattere le famiglie cirotane, ma alla fine
hanno sempre trovato dentro se stessi la forza per risalire. Oggi,
prosegue- manifesto la mia soddisfazione, perché di tutti i riconoscimenti che
nella vita ho avuto, questo mi giunge grato, perché mi viene consegnato dai
giovani. Voi siete la speranza di Cirò- ha detto Mezzi- un paese ricco di potenzialità che se sviluppate e seguite possono far
ritornare Cirò al suo antico splendore di una volta. Per questo faccio un appello ai ragazzi- cercate di conservare nel cuore
l’amore verso questo paese e non dormite
sugli allori, perché la valigia è dietro la porta. A Cirò ci sono tante associazioni, riunitevi e collaborate tra voi,
solo così potrete crescere e far cresce questo paese, e magari oggi anziché due
mila turisti ne sarebbero arrivati il doppio. Ed infine ha detto Egidio
Mezzi- Ricordate che la cultura non è solo Lilio, ma anche l’artista turuzzu
Cariati che detiene come in un museo
tutte le antiche tradizioni, e tutti coloro che nel loro piccolo hanno
dato l’anima per questo paese, solo se ci aggreghiamo tutti insieme possiamo rendere Cirò come era
un tempo: la capitale della cultura.
Cirò- Cirò uno dei borghi più attraenti della Calabria:oltre due mila turisti nel borgo antico “Cannone per la serata dedicata al vino.
Cirò- Cirò uno dei
borghi più attraenti della Calabria:oltre due mila turisti nel borgo antico “Cannone per la serata
dedicata al vino. L’antico Borgo si
riappropria così della propria storia e cultura, è bastata una serata organizzata
dall’associazione “Le quattro porte” presieduta da Nicodemo Bruno, con la
serata incontro di vino, dove numerosi
artisti hanno ravvivato le viuzze del borgo antico “Cannone”,
facendo registrare oltre due mila turisti provenienti da tutta la Calabria. Prodotti
enogastronomico a fiume con tanti prodotti tipici dai dolci al formaggio alla
pasta e naturalmente al vino pregiato di Cirò, grazie alla presenza di tutte le
cantine del circondario, è bastato per garantire il ritorno alla grandezza.
Nell’occasione l’associazione
in poche ore ha distribuito più di
sessanta chili di pasta condita con aglio olio e peperoncino. Tutte le viuzze
erano state magnificamente addobbate, in ogni angolo potevi visitare un artista,
dal fotografo al pittore, allo stilista
all’artista del legno e tanti altri. Una serata magica che ha visto la
partecipazione di grandi personaggi culturali i quali sono stati premiati dall’associazione, tra
questi, il grande storico professore Egidio
Mezzi a cui è stato assegnato il premio alla cultura; al cantante Gino
Colicchio è andato invece il premio alla carriera; all’artista Turuzzu
Cariati il premio Tradizioni Popolari;
al pittore Francesco Florielli il premio
dell’Arte; al musicologo Antonello Ricci il premio popolare calabrese; Al
gruppo musicale dei Carboidrati è andato il premio della musica.
Inoltre
l’amministrazione comunale ha voluto premiare con una nuova targa il cantante
Gino Colicchio in nome di tutta la collettività e targa al ricercatore del CNR
di Firenze Francesco Vizza, per le sue ultime scoperte che hanno dato luogo
alla costituzione dei due musei dedicato a Lilio e a Giano Lacinio.
Nonostante la presenza di oltre due mila
turisti un eccellente servizio d’ordine grazie alla presenza di varie
associazioni e dei carabinieri al comando del maresciallo Annibale , ha fatto
si che tutto si sia svolto senza incidenti e caos, nonostante le numerose
autovetture presenti. “Voglio ringraziare i ragazzi dell'associazione culturale
le “Quattro Porte”, scrive in una nota
il sindaco Mario Caruso, per
l'ottima organizzazione e la splendida serata che ha proiettato la nostra Ciro'
con il Bastione Cannone tra i borghi più belli d'Italia. Da domani prosegue-senza
esitare bisogna pensare alla prossima edizione con lo stesso entusiasmo e lo
stesso desiderio " fare di Ciro' un
borgo ricco di Turismi "
Cirò torna a
essere amata e riscoperta, dopo
cinquant'anni il borgo rinasce, un'alternativa di turismo rispetto alla
città marina.
Gli stessi abitanti iniziano a credere sulle potenzialità di un
nuovo sviluppo economico, sociale e culturale, questa la sfida per il
prossimo anno. Per il 2016 propongo: cinema all'aperto, concorsi per abbellire
il paese con street art, festival del corto di autori calabresi, recupero di
case da parte del comune per creare case vacanze”. Ma le esternazioni sono
tante. Alcuni cittadini riferiscono-:”Complimenti per la bella serata di alto
livello culturale, vedere poi un giovane autore
come Domenico Varipapa declamare i propri versi, dopo il grande maestro Mezzi
è stato molto emozionante; Straordinari sono stati le foto che ritraggono gli
ulivi secolari dell’artista Rosanna Papaianni nella sua “Trasfigurazioni”. E ancora
-complimenti all'associazione le Quattro porte e l'amministrazione comunale di
Ciro; bravi a tutti serata splendida al borgo antico cannone, quando succede un
evento così bello e energico e positivo ti dà una carica in più grazie ragazzi per
il vostro lavoro bravi, finalmente Ciro' si appropria dei suoi luoghi;
Riferisce invece altro cittadino- “Stasera Cirò sembrava Trastevere, i
miei complimenti all'associazione Le Quattro Porte, ed a tutti coloro che hanno
contribuito, per l'evento organizzato a Cirò in bastione Cannone.
Questa è la
dimostrazione che quando si pubblicizza ed organizza bene un'evento non c’è bisogno di tanti soldi, ma piuttosto di una
forte volontà di valorizzare quanto di buono si ha: borgo, vino e cultura”. Una manifestazione che ha dato una nuova
luce all’antico borgo, ma sarebbe
necessario che tale evento si trasformasse in futuro in una manifestazione che
duri almeno una settimana, un festival, in modo che due mila turisti
possano permanere a Cirò, possono pernottare, mangiare, bere, visitare i
quattro musei ed il centro storico e partecipare così a sbloccare l’economia
del paese, una serata così a Cirò raccontano gli anziani, non si vedeva dagli
anni 60-70 durante la festa di
Ferragosto dedicata alla Madonna di Pompei, oggi non più organizzata.
Cirò- Visite guidate al Museo di Ciro' dedicato all’alchimia, grazie al ricercatore Francesco Vizza .
Cirò- Visite guidate al Museo di Cirò
dedicato all’alchimia, grazie al ricercatore Francesco Vizza . I
numerosi visitatori delle sale museali
di Cirò incontrano una parte sconosciuta
della Storia della Scienza. La mostra permanente sull’alchimia, ideata e
diretta da Francesco Vizza ed allestita dall’artista Giuseppe Capoano, è costituita da sale decorate con trompe
l'oeil, riproduzioni di forni alchemici, alambicchi e storte del Cinquecento,
coloratissimi pannelli esplicativi, splendide riproduzioni di miniature del
X-XVI secolo, simboli alchemici e raffigurazioni allegoriche dell’opera di
Giano Lacinio. Il
visitatore viene proiettato in un luogo magico, misterioso ed
atemporale. La mostra è una delle poche presenti in
Italia e l’unica sull’alchimia metallurgica. Le visite al Museo sono state
precedute da un seminario sulla storia dell’alchimia nel corso dei secoli e
sulla figura di Giano Lacinio di Cirò, alchimista Francescano del Cinquecento. Gli
alchimisti –spiega Vizza- consideravano i metalli, vili e imperfetti,
naturalmente predisposti a diventare oro e la loro azione era finalizzata ad
accelerare questo processo mediante la Pietra Filosofale,
una sorta di moderno catalizzatore in grado di portare a perfezione la materia
rendendola incorruttibile.
Le radici teoriche della sperimentazione alchemica
risalgono alla teoria dei quattro elementi (terra, fuoco, aria e acqua), alla
teoria umorale, alla tradizione aristotelica e pseudo-aristotelica. La chimica –continua Vizza- deve molto agli alchimisti,
"scienziati ante litteram", che attraverso svariati tentativi di
comprendere e decifrare ciò che in natura appare insondabile, finirono per
scoprire importanti procedimenti chimici (tuttora utilizzati), inventarono
tutti gli apparati di laboratorio in uso fino al XVIII sec., scoprirono nuovi
composti e persino un elemento, il fosforo, distillando a gran fuoco circa 5
mila litri di urina di cavallo. Nel Medioevo e nel Rinascimento l’alchimia è
dominata da religiosi. Erano alchimisti i francescani
Ruggero Bacone, Raimondo Lullo, frate Elia da Cortona, compagno di San
Francesco d’Assisi e suo successore, Bartolomeo da Iseo e tanti altri. Erano
alchimisti i Domenicani San Alberto Magno e il suo discepolo San Tommaso
D’Aquino. I Francescani vedevano nell’alchimia la conoscenza della natura
finalizzata al suo perfezionamento. Conoscere i segreti della natura
significava avvicinarsi a Dio. I Domenicani, invece,
erano attratti dall’alchimia in quanto struttura teorica della metafisica e
della filosofia. Giano Lacinio di Cirò,
teologo francescano del ‘500 pubblica un trattato fondamentale nella storia
dell’alchimia. L’opera dal titolo “Pretiosa Margarita
Novella de Thesauro, Ac Praeciosissimo Phylosophorum Lapide, Artis, Huius
Divine Typus et Methodus: Collectanea ex Arnaldo, Raymundo, Rhasi, Alberto et
Michaele Scoto; per Ianum Lacinium Calabrum nunc primum, cum lucupletissimo
indice, in lucem edita” fu stampata la prima volta a Venezia nel 1546 ed è
stata tradotta in tedesco e in inglese più volte nel corso di cinque secoli. La
traduzione in italiano è stata riportata recentemente per la prima volta in un pregevole volume a cura di Francesco Vizza dal titolo “Giano Lacinio
Alchimista Francescano del Cinquecento Laruffa Editore 2015”. Nel corposo volume è anche ricostruita l’identità dell’alchimista
cirotano insieme ad una breve storia dell’alchimia. Durante le visite guidate
Vizza ha illustrato ai presenti l’importanza e l’originalità delle
rappresentazioni allegoriche della realizzazione della Pietra filosofale
secondo l’alchimista cirotano. Cirò con il Museo Archeologico e le sue sale
museali dedicate a Luigi Lilio riformatore del Calendario gregoriano e Giano
Lacinio, uno dei più famosi alchimisti del Cinquecento, si pone come punto di
riferimento regionale e nazionale di un turismo culturale che si accompagna ad
un turismo naturalistico ed enogastronomico.
venerdì 14 agosto 2015
Cirò- E’ partita ieri la prima edizione del “Premio Quattro Porte 2015”
Cirò- E’ partita ieri la prima edizione del “Premio Quattro Porte 2015” , indetta dall’omonima associazione in collaborazione con
il Comune di Cirò, il dodici agosto alle ore 20.00, che aprirà la scena all’evento "Incontri di... Vini nel
Borgo Antico" che si svolgerà in uno dei luoghi più
suggestivi del Borgo di Cirò:il “Bastione Cannone”, una
struttura a forma pentagonale risalente al XIV secolo e fresca di
restauro. La
manifestazione si terrà nei caratteristici vicoli del
suddetto borgo dove i visitatori potranno passeggiare lasciandosi
trasportare da musica, profumi delicati e sapori genuini. Il tutto avverrà
nell’ambito di un intenso percorso
suddiviso in Vie. Si partirà dalla “Via
del Vino e del Gusto”. Qui saranno presenti
ben diciassette cantine - tra le più rinomate del comprensorio cirotano
– e si potranno degustare piatti tipici del posto accompagnati dai migliori
vini di Ciro'. A seguire, la “Via degli
Artigiani” dove
si potranno apprezzare numerosi manufatti creati da
artigiani locali.Ed infine “La Via degli Artisti” dove si potranno
ammirare i capolavori di circa quaranta maestri d’arte. I descritti
percorsi saranno inoltre allietati dalla presenza dell’Accademia Progetto
Teatro che presenterà il “Teatro dei Balconi”- scritto e diretto da Virginia
Marasco. Si tratterà di una serie di sketch in dialetto calabrese,
rappresentativi della vita quotidiana nelle vie di una volta. La
manifestazione si concluderà con la premiazione di personaggi
di grande spessore culturale, artistico e musicale che, con
la loro passione e ingegno, hanno sicuramente contribuito a
valorizzare questo incantevole territorio. La detta premiazione
avverrà con la collaborazione del LaAV (laboratorio lettura ad alta voce)..
Cirò- “Puntare sulle potenzialità del territorio per creare un vero sviluppo economico”
Cirò- “Puntare
sulle potenzialità del territorio per
creare un vero sviluppo economico”,
ho creato quattro musei per rilanciare il territorio, detto il sindaco Mario Caruso- manca però la coscienza
nei cittadini di ricercare nelle nostre
potenzialità la svolta economica. “Occorre invece per il ricercatore Francesco Vizza- un turismo sostenibile
che comprenda un turismo culturale come quello attraverso Lilio , Lacinio,
Casoppero; un turismo naturalistico
attraverso l’area Sic delle Dune e della
Ginestra bianca; un turismo enogastronomico attraverso il vino ed i prodotti
tipici per potenziare lo sviluppo del territorio che sia alternativo o
complementare al turismo balneare della movida che non porta da nessuna parte”.
E’ quanto scaturito dal convegno: “Progetto di marketing territoriale: Cirò
città del vino e del calendario”, “Il
cibo è la finestra del territorio”, ha detto Lenin di Slow Food- sul consumo
interno si deve formare l’economia del territorio, l’identità non è ancora
apprezzata, se non si conoscono i prodotti interni e soprattutto se non vengono preferiti a
quelli esterni, l’economia non potrà mai
volare. “Dobbiamo lasciarci trasportare dal nostro territorio e dalla nostra
storia- ha detto l’imprenditore Senatore, solo attraverso l’etichetta il
territorio può uscire allo scoperto”. Purtroppo ancora oggi manca l’accoglienza nei locali il turista
spesso viene trattato male ha detto Stefano Vena di “Viaggiart”, un progetto
per essere vincente devono essere presenti oltre alle istituzioni, le idee
valide, ma soprattutto cittadini che ci credano nella valorizzazione del
territorio. “Questo territorio – ha detto Rossella Ciacci l’esperta di
politiche europee- è un vero scrigno che aspetta solo di essere aperto. “
Occorre un marketing di valori, che favorisca il turismo identitario, con competitività
ed equità sociale” ha detto invece Rosaria Succurro assessore al Turismo del
Comune di Cosenza.
Dunque un excursus su cultura-storia e territorio quello
presentato sul video attraverso il “Progetto di marketing territoriale: Cirò
città del vino e del calendario”, presentato dal sindaco Mario Caruso. Un territorio a vocazione agricola ricco di
un ingente patrimonio cuturale-storico e archeologico questo il volano di un futuro
economico per il centro collinare. Solo attraverso le sue potenzialità si potrà
avere un ritorno economico, ma da sola l’amministrazione non basta ha detto il
sindaco, occorre che Regione, imprese e gli stessi cittadini cirotani credano
in queste potenzialità. Manca personale
specializzato per interferire con i molti turisti che ogni giorno
visitano i nostri quattro importanti musei da Lilio a Lacinio, a quello della
civiltà contadina a quello archeologico. I giovani potrebbero costituirsi in cooperative per gestire i
musei, non ci sono oggi guide turistiche ma solo qualche volontario. Nel tempo
prosegue il sindaco –il nostro territorio- ricco di siti archeologici è stato
devastato da tombaroli ed il patrimonio disperso. Occorre più amore per il territorio,
ogni cittadino deve difendere la ricchezza di Cirò solo così si può fare rete
con tutti gli attori interessati. Tra le potenzialità presenti sul territorio
c’è sicuramente il castello Carafa- è in atto ha detto Caruso un progetto di acquisto per questo immobile
già dichiarato nell’82 patrimonio storico di rilevanza nazionale, anche questo
servirà a rilanciare il territorio. Una comunità può rinascere solo attraverso
la sua storia, per questo dobbiamo fare di tutto ma insieme per vendere bene i
nostri prodotti e quindi poter rilanciare il territorio, senza deturparlo. In
proposito ha detto il sindaco- di voler
creare in futuro uno sviluppo eco-compatibile, un grande parco ambientale
dentro l’area Sic in modo da proteggerla dalla cementificazione, mentre lo
sviluppo interesserà solo la zona a monte la statale 106. Dunque ripartire
dalla riqualificazione dei centri storici e dalla valorizzazione e fruizione
del diffuso patrimonio architettonico ereditato da secoli di storie diverse, in
particolare modo nell’entroterra calabrese, significa , scrive in una nota il
sindaco Mario Caruso- attivare una potentissima leva strategica nel mercato
globale delle mutate aspettative del turista contemporaneo. Ad allietare la
serata il concerto di pianoforte del duo
Rosangela Flotta e Alessandro Marini.
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