Cirò- Anche il professore Francesco Mussuto del movimento politico:”Unione Popolare Cristiana” ha aderito alla lista presentata dal sindaco uscente Mario Caruso. “Abbiamo condiviso la scelta e la proposizione dopo attenta e scrupolosa valutazione dei punti programmatici e aderito alla coalizione che vede come candidato a sindaco Mario Caruso nella lista civica di coalizione:”Cirò-Grande di nuovo, è quanto ha sostenuto il leader di U.P.C. nel corso della presentazione della coalizione presentata dal sindaco Caruso ”. E ancora ha detto:”tale amministrazione nel suo primo mandato, penso debba proseguire con più incisività e sostegno politico da parte di una squadra seppure rinnovata negli uomini, ma forte e coesa se si vuole lo sviluppo e la rinascita di questo paese, specialmente in questa situazione di crisi economica e finanziaria, dove le risorse debbono essere intercettate da tutto il gruppo, ma ognuno nei propri ruoli”. Il nostro movimento, prosegue Mussuto- saprà sicuramente farsi interprete di questa esigenza adoperandosi in ogni modo a dare una mano alla realizzazione del programma amministrativo nei prossimi anni, collaborando ha detto- “alla risoluzione dei problemi legati al territorio, al lavoro, all’agricoltura, al turismo ai problemi sociali, alla cultura, all’innovazione tecnologica, all’ambiente e alla sua salvaguardia”. Quello che ci prefiggiamo prosegue il docente – “sarà quello di cercare di fare attivare quegli esercizi essenziali attualmente inesistenti a Cirò, la cui assenza a volte ci costringe a rivolgerci ai paesi limitrofi, dobbiamo tentare almeno di risolverli con delle politiche fiscali tali da incoraggiare i giovani del luogo ad aprire un’attività come meccanici, elettricisti, idraulici e tanti altri mestieri importanti assenti o scarsamente presenti sul territorio”. In conclusione ha detto Mussuto di UPC-”A Cirò si può vivere meglio, si può ancora crescere se ognuno di noi nel proprio ruolo, farà la sua parte creando prima di tutto un ambiente sereno, anche nella diversità delle posizioni politiche, ma sempre all’insegna della correttezza e della stima reciproca, recuperando quel senso di appartenenza, quell’orgoglio di poter dire: sono un cirotano” che oggi sembra essere affievolito”.