venerdì 20 aprile 2012


Cirò- Primo comizio pubblico della lista N.3  Mario Caruso-“ Cirò  Grande di nuovo” mercoledì 18 aprile  in Piazza Pugliese,  a scendere in campo Francesco Paletta dell’UDC, il professore Francesco Mussuto del movimento UPC e il sindaco uscente e capolista Mario Caruso.  “Vogliamo dare   un chiaro segnale  al  cambiamento nel modo di fare politica- ha detto Mussuto-  mirato più al bene comune della collettività, dove alla base di tutto ci deve essere  un valido programma che faccia da linea guida affinchè si possa respirare un clima più tranquillo e sereno con una classe dirigente  che si pone a cuore i problemi di tutti i cittadini”. Per Francesco Paletta invece:” credo fermamente  nel recupero di Cirò, vorrei che alle prossime amministrative del 6-7 Maggio  emergesse soprattutto il programma amministrativo più valido “. Caruso   ha voluto sottolineare con  carte in mano, -tutte le opere compiute nella cittadina e quelle già messe in cantiere, onde evitare ha detto:” che altri  si appropriano   di paternità che non anno, e che non gli competono come la storia infinita di piazza Mavilia,  di cui qualcuno  ha voluto disperdere menzogne in proposito per confondere l’opinione pubblica, ma  una volta per tutti voglio dire pubblicamente ha detto-a tutti in modo che tutti possano sapere la verità senza essere ingannati sul volgersi di questa opera. Nel 2007 ho ereditato  ha proseguito- dai commissari prefettizi la demolizione del belvedere poiché rischiava di cadere sopra le abitazioni sottostanti, col rischio di trascinarsi anche i fabbricati a monte, c’èra già un decreto di abbattimento,  sono stato invitato dal prefetto a demolirlo, per questo abbiamo avuto 300 mila euro, ma per ripristinarlo sono riuscito a trovare altri 900 mila euro e oggi il belvedere sta per essere ricostruito, sono stati  costruiti dei pilastri profondi 24 metri che ha messo in sicurezza  tutta l’area circostante sopra e sotto il belvedere  ed il nuovo belvedere si chiamerà Piazza Mavilia, chi ancora oggi specula su questa opera lo dice con dolo, la verità è scritta sulle carte che chiunque può leggere”.  E ancora  ha detto il capolista Caruso:”In un periodo di recessione, non possiamo scrivere le favole, e non è vero che Cirò è un paese abbandonato, a Cirò si è svolta la  prima conferenza dei sindaci dove hanno partecipato tutti i sindaci della provincia;  sono riuscito a portare a Cirò lavori per 13 milioni di euro ; Cirò è il comune che rappresenta la contea del vino, e sede del PanKro, abbiamo fatto per la prima volta la cantina del popolo per i piccoli agricoltori, in questi giorni  c’è il bando per l’affidamento della cantina alla stazione appaltante; Abbiamo fatto il depuratore e presto termineremo  altri tratti incompiuti; Per quanto concerne la cultura abbiamo rivalutato la figura di Lilio  facendo venire gratis  a Cirò un grande scienziato come Zichichi, a cui abbiamo pagato solo le spese. Entro giugno  verranno sbloccati i fondi per terminare le opere incompiute come il bastione Cannone, ma soprattutto ha detto Caruso Cirò è stato inserito, grazie al mio lavoro, tra i borghi di eccellenza da tutelare in Calabria(i Borghi di Bisanzio);  risolto pagamenti arretrati con Soakro e rifiuti, spesi 150 mila euro per stradette interpoderali;  due milioni di euro per il dissesto dei costoni  a partire da sotto il cimitero;  e altri due milioni saranno spesi grazie alla mia capacità di reperire fondi che saranno destinati  in via De Gasperi”.