Cirò- Primo comizio pubblico della lista N.3 Mario Caruso-“ Cirò Grande di nuovo” mercoledì 18 aprile in Piazza Pugliese, a scendere in campo Francesco Paletta
dell’UDC, il professore Francesco Mussuto del movimento UPC e il sindaco
uscente e capolista Mario Caruso.
“Vogliamo dare un chiaro
segnale al cambiamento nel modo di fare politica- ha
detto Mussuto- mirato più al bene comune
della collettività, dove alla base di tutto ci deve essere un valido programma che faccia da linea guida
affinchè si possa respirare un clima più tranquillo e sereno con una classe
dirigente che si pone a cuore i problemi
di tutti i cittadini”. Per Francesco Paletta invece:” credo fermamente nel recupero di Cirò, vorrei che alle
prossime amministrative del 6-7 Maggio
emergesse soprattutto il programma amministrativo più valido “.
Caruso ha voluto sottolineare con carte in mano, -tutte le opere compiute nella
cittadina e quelle già messe in cantiere, onde evitare ha detto:” che
altri si appropriano di paternità che non anno, e che non gli
competono come la storia infinita di piazza Mavilia, di cui qualcuno ha voluto disperdere menzogne in proposito
per confondere l’opinione pubblica, ma
una volta per tutti voglio dire pubblicamente ha detto-a tutti in modo
che tutti possano sapere la verità senza essere ingannati sul volgersi di
questa opera. Nel 2007 ho ereditato ha
proseguito- dai commissari prefettizi la demolizione del belvedere poiché
rischiava di cadere sopra le abitazioni sottostanti, col rischio di trascinarsi
anche i fabbricati a monte, c’èra già un decreto di abbattimento, sono stato invitato dal prefetto a demolirlo,
per questo abbiamo avuto 300 mila euro, ma per ripristinarlo sono riuscito a
trovare altri 900 mila euro e oggi il belvedere sta per essere ricostruito,
sono stati costruiti dei pilastri
profondi 24 metri
che ha messo in sicurezza tutta l’area
circostante sopra e sotto il belvedere
ed il nuovo belvedere si chiamerà Piazza Mavilia, chi ancora oggi
specula su questa opera lo dice con dolo, la verità è scritta sulle carte che
chiunque può leggere”. E ancora ha detto il capolista Caruso:”In un periodo
di recessione, non possiamo scrivere le favole, e non è vero che Cirò è un
paese abbandonato, a Cirò si è svolta la
prima conferenza dei sindaci dove hanno partecipato tutti i sindaci
della provincia; sono riuscito a portare
a Cirò lavori per 13 milioni di euro ; Cirò è il comune che rappresenta la
contea del vino, e sede del PanKro, abbiamo fatto per la prima volta la cantina
del popolo per i piccoli agricoltori, in questi giorni c’è il bando per l’affidamento della cantina
alla stazione appaltante; Abbiamo fatto il depuratore e presto termineremo altri tratti incompiuti; Per quanto concerne la
cultura abbiamo rivalutato la figura di Lilio
facendo venire gratis a Cirò un
grande scienziato come Zichichi, a cui abbiamo pagato solo le spese. Entro
giugno verranno sbloccati i fondi per
terminare le opere incompiute come il bastione Cannone, ma soprattutto ha detto
Caruso Cirò è stato inserito, grazie al mio lavoro, tra i borghi di eccellenza
da tutelare in Calabria(i Borghi di Bisanzio);
risolto pagamenti arretrati con Soakro e rifiuti, spesi 150 mila euro
per stradette interpoderali; due milioni
di euro per il dissesto dei costoni a
partire da sotto il cimitero; e altri
due milioni saranno spesi grazie alla mia capacità di reperire fondi che
saranno destinati in via De Gasperi”.