Cirò- Si terrà il primo maggio in località Frandina, nella
Terra degli Entri, tra gli ulivi
secolari, la festa della pasquetta rinviata per il mal tempo lo scorso 9
aprile, a riferirlo il presidente dell’associazione “Quattro Porte” Nicodemo
Bruno che insieme alle altre associazioni tra cui la
Pro Loco con il patrocinio del comune di
Cirò, stanno organizzando questa grande
festa che i cirotani ogni anno aspettano, nel corso del quale ogni
famiglia consuma un grande pranzo
tradizionale sotto l’ombra degli ulivi tra canti popolari, tarantelle
accompagnati da succulente pietanze. Da quest’anno ha detto Bruno, la festa si chiamerà “U pasconu nta l’olivi”
proprio a voler sottolineare l’autenticità della tradizione della pasquetta
intesa come festa di famiglia, come unione sociale, la stessa che oggi
purtroppo si sta perdendo. Diventa insomma una vera giornata dedicata alla
spensieratezza e alla danza:” La danza degli Ulivi”intesa a voler ricordare
anche i riti tribali dei gruppi indigeni degli antichi Choni quando nei loro
disseminati villaggi all’ombra di questi maestosi monumenti vegetali,
danzavano offrendo spettacolari riti
propiziatori, per l’arrivo della
primavera e della provvidenza. Quest’anno a fare da cornice un grande gruppo
etnico i “Taranta Nova” i quali amano
rivalutare la musica etnico-popolare attraverso canti sacri e d’amore, ballate
popolari, racconti orali che narrano di antiche storie e di leggende
dell’Italia Meridionali ai tempi dei Borboni. La manifestazione inizierà alle ore 11.00 con un intrattenimento musicale della “Radio Global Beat” a cui seguirà alle
ore 14.00 il gruppo musicale locale dei Carboidrati. Il tanto atteso gruppo
etnico dei Tarantanova si esibirà invece a partire dalle ore 16.30. Dunque la giornata del primo maggio ci riserverà,
tempo permettendo, una giornata fantastica all’insegna delle tradizioni
culturali, eno- gastronomiche e musicali.