martedì 24 aprile 2012

Il monte Sanguigno cede si paventa il crollo dell’antica stazione di guardia” u Simafuru” (il Semaforo),


Cirò- Il monte Sanguigno cede e si paventa il crollo dell’antica stazione di guardia” u Simafuru” (il Semaforo), antica struttura utilizzata durante il periodo bellico per la sua  ubicazione con vista a 360 gradi da cui si può osservare tutta la costa ionica dalla Puglia fino a Crotone  e le montagne della Sila, e che teneva sotto controllo eventuali incursioni per mare e per terra. La stessa struttura è stata di recente recepita  dalla provincia di Crotone come simbolo nella segnaletica turistica di Cirò.

 Tutta attorno alla struttura, che si trova in cima alla montagna alta circa 400 metri, il terreno sta franando  con evidenti cedimenti, specie sul versante sud-ovest persino la strada provinciale che si snoda ai piedi della montagna per andare da Cirò ad Umbriatico è franata e la viabilità interrotta in più punti. Se vogliamo salvare strada e questa antica  struttura del Semaforo, gli enti preposti devono intervenire e ricostruire il muro perimetrale della montagna che ha ceduto ora facile sfogo degli smottamenti, il cui cedimento si trova lungo una frana antica che sta attualmente devastando tutta l’area che va dal Semaforo alla Valle passante per la zona Campanise. 

Ci sono anche frane e smottamenti anche a pochi metri dalla struttura sul fianco sinistro, proprio ai piedi delle due stanze sotterranee che comunicano con la struttura, chiamate le “stanze pazze”, dove i soldati si nascondevano in caso di bombardamenti, usato anche come magazzino per le armi, una struttura sotterranea le cui pareti sotterranee sono alte tre-quattro metri e sono rivestiti da mattoni. 

Proprio  lungo il perimetro di queste mura il terreno sta franando mettendo in serio pericolo questa struttura antica che per Cirò è diventato un simbolo.