Cirò- Il monte
Sanguigno cede e si paventa il crollo dell’antica stazione di guardia” u
Simafuru” (il Semaforo), antica struttura utilizzata durante il periodo bellico
per la sua ubicazione con vista a 360
gradi da cui si può osservare tutta la costa ionica dalla Puglia fino a Crotone
e le montagne della Sila, e che teneva
sotto controllo eventuali incursioni per mare e per terra. La stessa struttura
è stata di recente recepita dalla
provincia di Crotone come simbolo nella segnaletica turistica di Cirò.
Tutta
attorno alla struttura, che si trova in cima alla montagna alta circa 400 metri, il terreno sta
franando con evidenti cedimenti, specie
sul versante sud-ovest persino la strada provinciale che si snoda ai piedi
della montagna per andare da Cirò ad Umbriatico è franata e la viabilità interrotta
in più punti. Se vogliamo salvare strada
e questa antica struttura del Semaforo,
gli enti preposti devono intervenire e ricostruire il muro perimetrale della
montagna che ha ceduto ora facile sfogo degli smottamenti, il cui cedimento
si trova lungo una frana antica che sta attualmente devastando tutta l’area che
va dal Semaforo alla Valle passante per la zona Campanise.
Ci sono anche frane
e smottamenti anche a pochi metri dalla struttura sul fianco sinistro, proprio
ai piedi delle due stanze sotterranee che comunicano con la struttura, chiamate
le “stanze pazze”, dove i soldati si nascondevano in caso di bombardamenti,
usato anche come magazzino per le armi, una struttura sotterranea le cui pareti
sotterranee sono alte tre-quattro metri e sono rivestiti da mattoni.
Proprio lungo il perimetro di queste
mura il terreno sta franando mettendo in serio pericolo questa struttura antica
che per Cirò è diventato un simbolo.