Cirò- Consegnato il premio narrativa allo scrittore Carmine
Abate, dove dal terrazzo culturale dei musei di Cirò, il sindaco Mario Caruso
lo ha premiato con l’Astrolabio di Lilio del maestro orafo Cozza. Un pubblico
attento ed interessato ha applaudito lo
scrittore forse l’unico “Profeta in patria” anche se i suoi libri sono ormai famosi
e tradotti in tutte le lingue.”La
scrittura è una urgenza ha detto Abate nel presentare la sua opera:Le
colline del vento- in questo racconto si
nascondono le colline della cultura, dell’antica città di Kremisa, ma anche di
Cirò e Carfizzi mio paese natale, che per molti versi sono assai simili,
insieme hanno combattute le guerre, le lotte per le terre, con questo libro, ha detto l’autore- ho voluto recuperare la memoria di un
secolo, la memoria ha detto- è una
luce che serve ad illuminare il nostro presente, un atto d’amore verso la
propria terra”.
E ancora:” Nei miei scritti ho bisogno di sorprendermi e
sorprendere emozionandomi, il vento
delle colline di questa terra mi ha raggiunto in trentino dove vivo facendomi
mantenere una promessa fatta a mio padre
che mi raccontava sempre tante storie; mi bastava chiudere gli occhi e sentivo
il profumo della rossa Sulla e la voce del vento della collina, questa immagine mi è bastata ad emozionarmi, ma dietro questo
lavoro-prosegue- c’è una ricca ricerca archeologica che mi ha consentito di
conoscere due uomini grandi come Paolo
Orsi e Umberto Zanotti Bianco, i quali hanno lavorato agli scavi
archeologici a Punta Alice, dove
poi emerse l’antico tempio di Apollo
Aleo e dove oggi le antiche pietre ha detto Abate- sono nascoste dalle erbacce
e dove vi pascolano cavalli, così come in altre alture calabresi sono state
devastate da pale eoliche imbruttendo il
paesaggio devastando la ricchezza del sottosuolo che fu della Magna Grecia”.
“Dalla cultura un vantaggio culturale
grazie a Carmine Abate –ha detto il
sindaco Mario Caruso, “le colline del vento” altro non è che le colline di
Ypscron, le colline di Kremissa, le colline della cultura che parla di questa
terra in modo positivo, un riconoscimento quindi- che viene dalla nostra terra,
ecco che allora si può essere profeta in
patria.” Ad allietare il
pubblico Nicodemo Fuscaldo con il suo pianoforte e Fabio Siciliani con il clarinetto. A presentare il libro alcune
letture fatte da due giovani: Gianluca Tommasiello e Rita Viola. Moderatore della serata il professore
Francesco Mussuto del gruppo culturale del sindaco, il quale ha detto che
–“questo lavoro sia da stimolo alle nuove generazioni affinché la storia possa
continuare ad esistere”.