giovedì 2 agosto 2012

E’ alla stazione unica appaltante il Bando di gara che ha per oggetto la concessione in uso dello stabilimento industriale vitivinicolo – oleario denominato “ Contea del Cirò “ ex Giara


Cirò- E’ alla  stazione unica appaltante il  Bando di gara che ha per  oggetto la concessione in uso dello stabilimento industriale vitivinicolo – oleario denominato “ Contea del Cirò “ ex Giara , in  località S. Andrea nel Comune di Cirò, di proprietà dei comuni di Cirò, Cirò Marina e Crucoli appartenenti alla “Contea Vitivinicola del Cirò” riunitisi in convenzione per la gestione in forma associata della struttura. L’importo complessivo annuo dell’affidamento è fissato in €. 36.000,00, oltre IVA, mentre la durata del contratto è stabilita in venti anni dalla data di stipula. E’ quanto si apprende dall’ l’albo pretorio del comune di Cirò. Attraverso questo nuovo affidamento si intende, si legge nel documento:”attivare la produzione e commercializzazione del vino Cirò, che costituisce eccellenza per particolarità e qualità di prodotto peraltro largamente noto anche oltre il territorio italiano; garantire ai viticultori dell’agro interessato dalla Contea del Vino Cirò – nei limiti della capacità tecnica dell’impianto – il ritiro, lavorazione e commercializzazione della produzione, dando così soluzioni alle problematiche connesse al settore vitivinicolo e consentendo opportunità di carattere economico e sociale per il territorio considerato; operare opportune politiche di sviluppo economico ed imprenditoriale, con conseguente ricaduta occupazione, anche mediante attivazione di ulteriori proposte imprenditoriali da attivarsi nello stabilimento quali, ad esempio, produzione e commercializzazione dell’olio, nonché altre attività imprenditoriali che abbiano come riferimento il comparto agro alimentare e che utilizzino produzioni caratteristiche del territorio cui insiste la contea del Cirò; operare ed assicurare strategie di marketing, non soltanto limitate alla Regione Calabria, per la commercializzazione del prodotto; Inoltre eventuale lavorazione di produzione proveniente da altri territori sarà ammessa soltanto se e nella misura in cui verrà ritirato tutta la produzione vitivinicola dei comuni sottoscrittori”. Per quanto riguarda l’attivazione dello stabilimento, dovrà essere operante – per le funzioni minimali richieste in ordine a ritiro trasformazione, vinificazione commercializzazione del prodotto – entro mesi sei dall’aggiudicazione della gara. Bando a parte, questo vuol dire che anche per quet’anno la vendemmia, e quindi il ritiro delle uve, non è assicurato.