Cirò- E’ iniziato presso la sede dell’associazione Oratorio San Domenico Savio sita nel Comune di Cirò, il percorso formativo denominato “Vieni anche tu”in collaborazione del CSV crotone. Il corso di formazione vuole essere una chiamata per tutti coloro che desiderano dedicare un po’ di tempo agli altri e rafforzare un settore, il volontariato. “VIENI anche TU” è rivolto a quanti hanno cara la comunità locale e desiderano dedicarsi ad aiutare gli altri, anche per poche ore e per semplici mansioni, proponendo opportunità di volontariato in diversi settori della vita pubblica. L’obiettivo, scrive in una nota il presidente Rosetta Bossio:” è quello di promuovere il volontariato e la cittadinanza attiva, intercettare e coordinare l’altruismo di chi vorrebbe mettersi a disposizione degli altri e cerca un’occasione per farlo, così che risorse preziose per la comunità non vadano sprecat”. Lo scopo è di rendere più accessibile il mondo del volontariato, prosegue la nota, offrendo una gamma di opportunità di impegno nel sociale a tutti gli interessati, prevenire forme di emarginazione e di isolamento sociale da un lato e favorire e promuovere l’acquisizione di capacità relazionali e di spazi di socializzazione all’insegna della partecipazione democratica dall’altro, sono le direttrici lungo cui si muove la proposta formativa. L'iniziativa vuole favorire un incontro e un confronto sereno, piacevole, stimolante e formativo tra due generazioni: anziani e giovani e prevede l’attivazione di laboratori formativi che riguarderanno l’ambito artistico, culturale e delle tradizioni che si realizzeranno in nove appuntamenti, con l'obiettivo di promuovere l’acquisizione di capacità relazionali e di spazi di socializzazione all’insegna della partecipazione. Verrà sperimentato un nuovo tipo di laboratorio, “il laboratorio del racconto”, dove ogni ospite racconta la sua storia di vita. In questo modo, conclude la nota- attraverso le loro storie e la discussione che ne consegue, gli anziani diventano testimoni di un'età passata e danno la possibilità ai più giovani, ai quali spesso manca l'interesse sia per le radici storico-sociali della propria identità individuale sia per l'avvenire, di apprendere esperienze di vita, tradizioni e storia non scritta ma vissuta. In questo modo la memoria, attraverso il racconto, diventa uno strumento di integrazione sociale, da potersi utilizzare per la migliore realizzazione delle attività di solidarietà sociale.