mercoledì 19 ottobre 2011

NOTA CAPOGRUPPO UDC del 16.10.2011


Il Capogruppo UDC di Cirò Paletta Francesco, in merito all’ultimo consiglio comunale del 07 ottobre, scrive in una nota che :"ritiene doveroso precisare che le defezioni di qualche consigliere ad una seduta di consiglio è cosa naturale ma evidenziarle, come ha fatto l’amministrazione, come manna del cielo per evitare il rischio del paventato (e mai veramente organizzato!) cappotto, dimostra l’esiguità di questa maggioranza (già minoranza in consiglio) che non è riuscita a mantenere un gruppo unito. Mortificare il consiglio comunale come ha fatto il sindaco e la sua giunta tentando di screditare i consiglieri dell’opposizione presenti apostrofandoli come persone spinte da manovre esterne è del tutto fuori luogo, altro che politica confusionaria dall’esterno. E’ censurabile e irrispettoso aleggiare ombre e dubbi privi di rilievo, soprattutto in funzione del fatto che gli assenti quella sera sono stati chiamati responsabili (prefigurando la nascita anche qui da noi dei nostri piccoli Scilipoti!).
Non è certo colpa dei soliti manovratori esterni o di qualche consigliere attento se il sindaco non è stato capace di dialogare con 5 dei suoi consiglieri eletti che in due anni l’hanno abbandonato.
Scaricare la colpa delle proprie azioni e responsabilità sugli altri è fin troppo facile e opportunistico.
Così come non è colpa dei rappresentanti politici locali che insistono su questioni che riguardano il territorio e sulle quali il sottoscritto ha evidenziato in consiglio invitando, altresì, questa risicata maggioranza ad occuparsi dei problemi dei cittadini, evitando di glorificare atti discutibili ed opere che non sono “tutta farina del proprio sacco”.
Avere il complesso della candidatura a sindaco di chiunque esterni qualcosa o insistere su questo o quel difensore di turno come fa questa amministrazione è segno di confusione e arroccamento nelle proprie posizioni che porteranno al nulla, se non a qualche contentino da distribuire tra i consiglieri.
Senza nulla togliere, poi, a quello che è l’obiettivo comune del bene del territorio, come si può insistere su tutto ciò ed essere credibili nel momento in cui l’amministrazione, in pieno marasma elettorale, tenta di sedersi allo stesso tavolo di trattative insieme all’attuale opposizione in consiglio?         
L’UDC ribadisce in questa sede la sua linea di opposizione a questa amministrazione senza se e senza ma e se qualcuno, malgrado le posizioni assunte in consiglio e nei comunicati da un anno a questa parte, fa finta di non sentire o parla di motivazioni confuse o peggio tenta di mettere zizzania nel partito (con le solite cantilene!), allora vuol dire che è troppo impegnato per il bene del paese che non riesce a vedere ciò che un cieco vedrebbe.
Le motivazioni per cui l’UDC un anno fa, dopo specifiche offerte di un “posto a tavola” rimandate al mittente, abbandonava quest’amministrazione sono state ben esplicitate dall’ex commissario Proietto e poi dal sottoscritto in tanti momenti, sia in consiglio che sulla stampa: prima fra tutte l’incapacità a gestire un gruppo con continui cambi di scelte e senza unanimità, l’utilizzo di due pesi e due misure con gli amministratori (o tutti di serie A o tutti di serie B) e non per ultimo il rispetto dell’elettorato, visto solo in funzione dei voti e non per le effettive esigenze.
Da ultimo, preciso che le poche scelte politiche strategiche di questo paese degli ultimi anni, hanno trovato uomini, come il sottoscritto, che tutt’ora hanno il coraggio di rivendicarle e soprattutto di non rinnegarle, proprio perché le buone idee camminano sempre, nel bene e nel male, e nessuno potrà tacciarle, superficialmente, di voglia di protagonismo".