Mirabelli, Gasparri, Card. Farina, Mons. Ciliberti e Accroglianò a Roma, al Teatro Santa Chiara, per commentare il Libro di Maria Francesca Carnea “Libertà e Politica in Santa Caterina da Siena”.
Nella splendida cornice del teatro S. Chiara in Roma si è svolta il 20 ottobre u.s. alle h. 17.00, la presentazione del saggio di Maria Francesca Carnea "Libertà e Politica in Santa Caterina da Siena", aprendo così la nuova stagione culturale dell’Ass. C3 International presieduta dall’On. Peppino Accroglianò. Non smentisce il C3 International, la cura e accortezza del proprio operato, tenendo fede a proponimenti di valore e alto costrutto morale, argomento che è stato proprio della serata.
L’evento ha visto la partecipazione di personalità del mondo sociale, giuridico, religioso, accomunati dall’autenticità di un messaggio di fecondità produttiva e di perspicace intento esplorativo. L’incontro ha avuto inizio con il saluto di benvenuto del presidente Accroglianò che ha aperto la discussione lasciando al Prof. Mirabelli l’introduzione e la moderazione del dibattito.
Le sue parole hanno introdotto alla profondità del tema affrontato dall’Autrice, all’attualità e concentrazione valoriale che, dice, essere di supporto all’intelletto e alla buona cultura. Parole alte proferite dal prof. Cesare Mirabelli, Presidente emerito della Corte Costituzionale e Consigliere Generale della Città del Vaticano che ancora una volta ha riconosciuto all’iniziativa del C3 International merito e gratitudine per l’iniziativa proposta. Ha fatto seguito l’intervento dell’autrice, Maria Francesca Carnea che ha illustrato il tratto caratteriale volitivo di Caterina da Siena, il suo coraggio propositivo e altamente moderno come esempio di congruità della vita, come anche il desiderio di riportare la persona al centro di tutto l’operato sociale e politico poiché la ritiene profondamente capace di responsabilità operativa.
Rileva inoltre come, secondo Caterina, la società civile deve essere in funzione e al servizio dell'uomo e perciò non può avere altra finalità che quella di favorire e di rendere possibile il completo sviluppo delle persone umane secondo un operato di carità intellettuale. L’intervento del Cardinale Raffaele Farina, S.D.B., archivista bibliotecario di Santa Romana Chiesa, nel ricordare che in questo anno ricorre il 550° anniversario della Canonizzazione della Santa, ha concentrato in espressione di massima saggezza la caratterialità della Senese che ben traspare dal testo, apprezzando le fonti sostanziali cui ha fatto riferimento l’Autrice, la presentazione al libro opera del Prof. Marcelo Neves, O. P., e anche la pregevole cura del testo da parte della Casa Editrice VivereIn. Lo ha definito “libro tosto” per la sua profondità, l’intensità espositiva e contenutistica, un concentrato di valore che è testimonianza viva di un operato, quello di Caterina da Siena, che ancora oggi racconta e dice molto alla società, alla polita, alla Chiesa. Sulla capacità decisionale di Caterina da Siena si è concentrato, in seguito, l’intervento di Mons. Antonio Ciliberti, arcivescovo emerito di Catanzaro e Squillace, facendo il paragone tra il dato conoscitivo di Dio in S. Agostino, cui è giunto dopo maturazione e ricerca introspettiva e invece l’immediata conoscenza cui si è aperta Caterina che già all’età di sette anni aveva ben chiaro a quale Amore anelare e per quale amore vivere. Il Sen. Maurizio Gasparri, presidente gruppo PDL al Senato, con trasporto, ha evidenziato la grande capacità dell’operato della Senese che ha saputo incarnare il senso pieno dell’agire polito per il bene comune e, soprattutto, ha sottolineato il suo senso di appartenenza, il suo essere donna del popolo e lottare in tempi molto più cruenti dei nostri per l’“amor patrio”, impegnandosi in un'epoca storica molto difficile, anche per la Chiesa Cattolica che vide in quegli anni trasferita la sede del Papa da Roma ad Avignone. Ha analizzato l’operato prettamente politico della Senese, vissuta tra il 1347 e 1380 che, dice, non disdegnò le lotte in prima persona. Ci chiama quindi, dice, l’esempio di questa Santa alla responsabilità e alla capacità di reagire per l’affermazione di valori alti e profondamente condivisili. Le conclusioni, affidate al Prof. Mirabelli, riprendono l’invito incoraggiante di Caterina al superamento del “sonno della negligenza”, come lei lo definisce il non agire operoso dei responsabili della cosa pubblica, e ha ringraziato ancora una volta il Presidente Peppino Accroglianò per un’iniziativa culturale di così alto spessore morale e di sano pensiero intellettuale, valido proponimento e contributo per la società attuale. Moltissime le Autorità presenti tra gli altri: l’On. Giuseppe Chiaravalloti, l’On. Nino Gemelli, il Presidente Giuseppe Cogliandro, i Sostituti Procuratori Adelchi D’Ippolito e Elio Costa, l’Avv. Paolo Pipicella, il Consigliere Provinciale Renato Panella, la Prof.ssa Ginevra Coati Odorisio, il Dott. Carmelo Iacopino, l’Avv. Annamaria Martuccelli, il Generale Giuseppe Campana, il Procuratore Generale dell’Ordine dei Frati Predicatori, Rev.mo P. Philippe Toxé, O. P., il Rev.do P. Marcelo Neves, O.P., Docente di Diritto Canonico presso la Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino, il Rev.mo P. Miroslav Konštanc Adam, O.P., Decano della Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino, il Dott. Luigi Siciliani, la Dott.ssa Anna Caparra, il Prof. Alfredo di Benedetto.
Al termine dell’incontro è stata consegnata all’Autrice, come meritorio riconoscimento di talento d’Eccellenza della Calabria, la preziosa creazione, frutto della pregevole arte del Maestro orafo Gerardo Sacco, raffigurante un trittico che propone le immagini del Codex Purpureus Rossanensis.
Al tutto ha fatto seguito un delicato e gustoso vin d’honneur.