lunedì 3 ottobre 2011

Rinvenuta nuova Duna, si è formata negli ultimi anni grazie ai forti venti di tramontana e maestrale presenti durante l’inverno, battezzata la duna dell’elefante per la sua grande mole.

Cirò- Rinvenuta nuova Duna, si è formata negli ultimi anni grazie ai forti venti di tramontana e maestrale presenti durante l’inverno, battezzata la duna dell’elefante per la sua grande  mole. Si trova  in mezzo alla fitta vegetazione  nel mezzo della pineta che costeggia l’area Sic delle Dune della Marinella, dove cresce la Ginestra bianca, che il fuoco questa estate ha quasi distrutto. Si presenta  come una collina di sabbia bianca da cui si può scorgere il mare blu  della costa cirotana impregnata di rari papaveri gialli. 



E’ uno spettacolo vedere come la natura ha modellato a mò di deserto, una vasta area dove probabilmente tutti i venti passano, facendo depositare negli anni  tanta sabbia da costituire diverse dune, tra cui la più grande,  appunto quella emersa e formatasi quest’anno: la Duna dell’elefante. Dopo tutto da Cirò, passano tutti i venti tanto che il suo antico nome Ypskron vuol dire luogo freddo poiché appunto attraversato da tutti i venti. Un luogo magico ed unico che andrebbe tutelato e creato dei percorsi naturalistici per attirare anche turismo culturale, ma ad oggi si scorgono solo  terra arida bruciata dove la ginestra bianca è ormai in via di estinzione nell’indifferenza di chi avrebbe dovuto tutelarla e non l’ha ancora fatto.