Cirò- Prossimamente si terrà anche l’inaugurazione dell’ex Giara già convertita in cantina, probabilmente verso la metà di Ottobre, ha riferirlo il sindaco Mario Caruso il quale ha detto che sono stati finanziati altri 100 mila euro per comprare altri macchinari per la cantina, struttura già pronta e operativa se ci fosse stato la crisi dell’uva invenduta. Intanto a ottobre si terrà il consiglio comunale congiunto con gli altri soci della contea vitivinicola del cirotano, di cui nel protocollo d’intesa il sindaco Mario Caruso, è capofila: Cirò Marina e Crucoli(concertazione questa avvenuta lo scorso 3 Agosto 2007,) prossimamente sarà invece presentato il bando di manifestazione di interesse per la gestione della ex Giara per la gestione della cantina. Questa operazione consentirà una volta spiegato il bando di manifestazione di interesse per la gestione della ex Giara, ai viticultori della contea, nei limiti della capacità termica dell’impianto che dovrebbe essere di circa 8-9 mila quintali, il ritiro di tutte le uve Doc . “Con la contea del vino – aveva detto nel corso dell’ultimo consiglio comunale il consigliere di minoranza Carlo Colucci, è finita a Cirò la crisi dell’uva, dove il suo prezzo non sarà più mendicato ridotto a una miseria- i “ricattatori” hanno finito di speculare sulle nostre uve doc, diceva Colucci- non si svende un prodotto nobile per colpa di alcune cantine i quali producono ben sei milioni di bottiglie di vino l’anno, e poi lasciano marcire appena 14 mila quintali di uva, ma allora concludeva allora Colucci- con quale uva è stato prodotto il Cirò Doc, se il Gaglioppo rimane invenduto nelle vigne”. Per questo è importante che nel territorio del Cirò Doc ci sia una cantina ma è importante anche sapere che fine fanno le nostre uve.